Da isole come Madeira a hub tecnologici innovativi come l'Estonia, i programmi di visto per nomadi digitali aprono le porte a destinazioni interessanti per i viaggi di lavoro a lungo termine.

I nomadi digitali sono persone che lavorano da remoto mentre viaggiano, connettendosi per esempio da un Internet café o dal bordo di una piscina. La tendenza, alimentata dall'interesse per il lavoro a distanza nato dopo la pandemia, non mostra alcun segnale di arresto. In effetti, alcune stime mostrano che entro il 2035 il numero dei nomadi digitali potrebbe arrivare a un miliardo.

I nomadi digitali spesso sono freelance, ma molti sono anche dipendenti di aziende che hanno politiche per il lavoro a distanza. I vantaggi di questa modalità sono evidenti: dai costi della vita più bassi alle mete soleggiate, alla libertà di girare il mondo. Ma anche le aziende possono trarne beneficio, in particolare quelle che impiegano una forza lavoro da remoto. L'opportunità di viaggiare a lungo termine può migliorare la soddisfazione dei dipendenti, e di conseguenza aumentarne il livello di fedeltà. Inoltre, dal momento che un numero sempre maggiore di Paesi rilascia i visti per i nomadi digitali, diminuiscono le difficoltà legali e il lavoro internazionale è più conforme.

Come funzionano i programmi di visto per i nomadi digitali

I costi, la durata e i requisiti dei visti variano da Paese a Paese. Alcuni sono disponibili solo per i titolari di aziende o per i dipendenti a distanza a tempo pieno, mentre altri possono essere richiesti da freelance e imprenditori.

In ogni modo, tutti consentono ai dipendenti di vivere nel Paese e di svolgere le loro mansioni professionali senza incorrere in sanzioni, mentre i programmi più allettanti includono incentivi fiscali e assistenza sanitaria locale. Per esempio, con il visto di Malta i nomadi digitali non sono tenuti a pagare l'imposta sul reddito per le persone fisiche.

Differenza tra nomadi digitali e dipendenti in smart working

Molti nomadi digitali lavorano in modo ibrido o completamente da remoto. Tuttavia, non tutte le persone che lavorano in smart working sono nomadi digitali. In sintesi, lavora a distanza chi rimane a casa invece di andare in ufficio. I nomadi digitali, al contrario, lavorano mentre viaggiano in luoghi diversi, nel loro Paese d'origine o all'estero.

Quali sono le differenze tra il visto per nomadi digitali e il tradizionale visto di lavoro?

Per i viaggi business a breve termine, molte destinazioni consentono l'ingresso senza un visto di lavoro specifico. Quando sono necessari permessi a breve termine, dovrebbero essere i travel manager a occuparsene durante l'organizzazione della trasferta.

Tuttavia, quando le aziende gestiscono una forza lavoro da remoto, è importante comprendere la differenza tra i visti per nomadi digitali e i normali visti di lavoro.

Visti di lavoro:

  • Sono generalmente sponsorizzati dal datore di lavoro nel Paese di destinazione
  • Di solito sono legati a un datore di lavoro o a un contratto specifico
  • Hanno una durata fissa corrispondente a quella del contratto di lavoro

Visti per nomadi digitali:

  • Non richiedono la sponsorizzazione dell'azienda, ma può essere necessario presentare una prova del rapporto di lavoro
  • Garantiscono una maggiore flessibilità alle imprese individuali che lavorano per più clienti e aziende.
  • La durata varia da alcuni mesi a diversi anni

I nomadi digitali sono considerati viaggiatori business?

I nomadi digitali fanno coincidere le loro normali attività professionali con delle vacanze a lungo termine, mentre chi viaggia per lavoro segue solitamente un itinerario.

I viaggiatori business in genere visitano un Paese per motivi di lavoro, come un seminario o un evento di vendita. Al contrario, i nomadi digitali hanno una maggiore flessibilità. Di solito rimangono in un luogo più a lungo, immergendosi nella sua cultura mentre svolgono le loro attività professionali. Sebbene lo stereotipo dei nomadi digitali suggerisca che si spostino continuamente da un Paese all'altro, la maggior parte (80%) preferisce rimanere nello stesso posto per un periodo compreso tra tre e nove mesi.

Tuttavia, anche alcuni viaggiatori business a lungo termine, che lavorano su progetti complessi, potrebbero soggiornare in un luogo per diversi mesi. Alcuni potrebbero scegliere di prolungare le trasferte vere e proprie con del tempo per sé, seguendo la crescente tendenza del bleisure, nella quale viaggio di affari e stile di vita da nomade digitale si fondono armoniosamente.

Quali sono le differenze tra nomadi digitali e viaggiatori business?

Ci sono alcune distinzioni fondamentali da fare tra nomadi digitali e viaggiatori business:

  • Durata: i nomadi digitali sono solitamente viaggiatori a lungo termine, mentre le trasferte di lavoro possono essere di lunga o breve durata.
  • Flessibilità: i nomadi digitali, nonostante abbiano responsabilità professionali da rispettare, possono stabilire i propri orari e luoghi di lavoro con maggiore libertà. Al contrario, i viaggiatori business hanno itinerari ben definiti da seguire.
  • Supporto dell'ufficio: i viaggiatori business possono contare sul supporto del proprio ufficio, con responsabili e coordinatori a disposizione in caso di problemi. I nomadi digitali devono spesso affrontare le sfide del viaggio da soli.
  • Spese: le spese di viaggio sono a carico dell'azienda per i viaggiatori business, mentre i nomadi digitali di solito non ricevono rimborsi per le spese di base come vitto e alloggio.

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Quali Paesi offrono visti per nomadi digitali nel 2025?

Ci sono oltre 50 Paesi che offrono visti per nomadi digitali, nelle Americhe, in Europa, Asia e Africa. Ognuno ha requisiti diversi per fare richiesta e differenti redditi minimi per i viaggi di lavoro a lungo termine. Ecco alcuni degli esempi più significativi.

1. Antigua e Barbuda

Destinazione sempre più popolare per i viaggi di lavoro, i Caraibi attirano sia le start-up tecnologiche che le aziende Fortune 500. Gli hotel di lusso, dotati di moderne sale riunioni, sono ideali per convegni e ritiri aziendali. Non c'è nulla come la vista sul mare per migliorare la produttività, e i Caraibi includono molti Paesi che rilasciano visti per nomadi digitali ai viaggiatori business che vogliono prolungare il loro soggiorno.

Le isole gemelle di Antigua e Barbuda offrono un programma di residenza per nomadi digitali, che consente a chi lavora da remoto di soggiornare qui fino a due anni. Per poter presentare domanda, devi:

  • Avere almeno 18 anni
  • Essere dipendente (o lavoratore autonomo) al di fuori di Antigua e Barbuda
  • Avere un reddito minimo di 50.000 $ (USD) l'anno
  • Avere la fedina penale pulita

2. Brasile

Avendo requisiti di idoneità semplici, i visti per i nomadi digitali rilasciati dal Brasile rappresentano un'opzione allettante, considerando anche che nel Paese sono presenti importanti hub tecnologici come Belo Horizonte e San Paolo. I visti vengono inizialmente rilasciati per un anno, ma puoi richiedere il rinnovo per un secondo anno se soddisfi i requisiti di idoneità.

Per poter presentare domanda per un visto brasiliano per nomadi digitali, devi:

  • Essere dipendente o lavoratore autonomo al di fuori del Brasile
  • Percepire un reddito minimo di 1.500 $ (USD) al mese OPPURE avere almeno 18.000 $ depositati in banca
  • Avere la fedina penale pulita
  • Fornire tutta la documentazione di supporto, inclusi i contratti di lavoro applicabili

3. Capo Verde

Situato al largo della costa dell'Africa occidentale, Capo Verde accoglie una comunità sempre più numerosa di nomadi digitali, attratti anche dal clima tropicale e dall'ambiente lussureggiante. Il suo programma di lavoro a distanza è disponibile per i viaggiatori business a lungo termine provenienti dall'Europa, dal Nord America, dalla Comunità dei Paesi di lingua portoghese e dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale, che possono soggiornare inizialmente per sei mesi.

I requisiti di idoneità includono:

  • Un conto bancario con saldo pari ad almeno 1.500 € per le singole persone e ad almeno 2.700 € per le famiglie negli ultimi sei mesi
  • Assicurazione sanitaria documentata

4. Estonia

L'Estonia è da tempo un punto di riferimento per i viaggi business, in particolare per chi lavora in campo tecnologico. Sede di aziende come Bolt, Pipedrive e Wise, ad attirare i professionisti per convegni e collaborazioni è anche il suo affascinante scenario medievale.

Il programma e-Residency dell'Estonia è già un'opzione allettante per gli imprenditori, che hanno la possibilità di avviare aziende da qualsiasi parte del mondo. Nel 2020, il Paese ha lanciato il suo visto ufficiale per nomadi digitali per chi lavora a distanza dall'estero. Per presentare domanda, devi:

  • Essere in grado di svolgere le tue mansioni da remoto
  • Avere un contratto di lavoro in essere con un'azienda con sede fuori dall'Estonia
  • Raggiungere la soglia minima di reddito lordo di 3.504 €

5. Giappone

Annunciato nel 2024, il nuovo visto per nomadi digitali del Giappone consente alle persone di vivere e lavorare nel Paese per un massimo di sei mesi. È aperto ai dipendenti che possono lavorare a distanza per aziende con sede al di fuori del Giappone, alle seguenti condizioni:

  • I titolari di un visto per nomadi digitali non possono essere assunti da un'azienda giapponese durante il loro soggiorno
  • Il reddito annuo deve essere di almeno 10 milioni di ¥ (JPY)
  • Chi si candida deve avere la cittadinanza di un Paese idoneo
  • Il visto non è rinnovabile, ma può essere richiesto nuovamente dopo aver trascorso sei mesi fuori dal Giappone

6. Portogallo

Uno dei programmi di visto per nomadi digitali più popolari in Europa è quello del Portogallo. Il Paese offre due tipi di visto nazionale D8:

  • Visto di soggiorno temporaneo: valido fino a un anno con possibilità di rinnovo
  • Visto di residenza a lungo termine: dà il diritto di ottenere un permesso di soggiorno e di avviare un eventuale percorso per ottenere la cittadinanza.

Per la maggior parte dei viaggiatori business, che vogliono vivere in Portogallo per un breve periodo, il visto di soggiorno temporaneo sarà l'opzione migliore. Ecco i requisiti per richiedere il visto per nomadi digitali:

  • Un reddito da remoto minimo di € 3.480 al mese
  • Prova di un rapporto di lavoro o di un reddito da freelance al di fuori del Portogallo
  • Assicurazione di viaggio valida

7. Spagna

I visti spagnoli per i nomadi digitali sono disponibili per dipendenti e lavoratori autonomi. In caso di lavoro dipendente, la sede dell'azienda deve essere al di fuori della Spagna. Tuttavia, i lavoratori autonomi che fanno domanda possono essere idonei per questo tipo di visto europeo per nomadi digitali anche se lavorano per aziende spagnole, ma per non più del 20% della loro attività.

I requisiti minimi per i visti spagnoli per i nomadi digitali sono un po' più rigidi rispetto a quelli di altri Paesi citati in questo elenco, inclusi il titolo di studio e il reddito.

  • Laurea o diploma post-laurea pertinente conseguito presso un'università, un istituto superiore o una business school
  • Almeno tre anni di esperienza nel settore
  • Essere in grado di svolgere tutte le mansioni lavorative con un portatile, un telefono e una connessione Internet
  • Per i lavoratori autonomi, i contratti devono essere stipulati tre mesi prima di presentare domanda

8. Corea del Sud

Il visto di lavoro F-1-D della Corea del Sud è aperto ai dipendenti in smart working e ai freelance. È valido per un massimo di due anni, con un periodo iniziale di un anno e possibilità di rinnovo. Per essere idonei, i lavoratori devono soddisfare i seguenti criteri e presentare domanda presso l'ambasciata coreana del proprio Paese.

  • Avere almeno 18 anni
  • Aver lavorato almeno un anno nello stesso settore
  • Percepire un reddito minimo pari al doppio del reddito nazionale lordo della Corea, secondo le cifre più recenti rese note dalla Banca di Corea

9. Thailandia

Il Destination Thailand Visa consente agli stranieri di vivere e lavorare in Thailandia in quella che il governo definisce una "workcation" pensata per nomadi digitali, freelance e dipendenti in smart working. I requisiti per ottenere questo visto sono semplici:

  • Prova di residenza
  • Passaporto valido e fotografia recente
  • Documentazione contabile per almeno 500.000 THB
  • Contratto di lavoro o portafoglio professionale

Qual è il Paese migliore per un visto per nomadi digitali?

Secondo la classifica Digital Nomad Index di VisaGuide, la Spagna è il Paese migliore per i nomadi digitali. Uno studio di Global Citizen Solutions ha valutato i programmi di visto in base a indicatori quali i requisiti di reddito, la durata del visto, la qualità della vita, la velocità della connessione Internet e altri ancora. Anche in questo caso, dove nove dei primi dieci Paesi sono europei, la Spagna è in cima alla lista.

Quale Paese rilascia il visto per nomadi digitali di maggiore durata?

Il visto per nomadi digitali della Thailandia consente soggiorni fino a cinque anni, mentre quelli di Messico ed El Salvador sono validi per quattro. Uno dei visti europei per nomadi digitali di maggiore durata è quello rilasciato in Portogallo. Il visto iniziale è valido solo per un anno, ma può essere rinnovato fino a cinque.

Quanto tempo ci vuole per ottenere l'approvazione per un visto per nomadi digitali?

I tempi di elaborazione variano da settimane a mesi a seconda del Paese e della domanda. Alcuni, come quelli rilasciati da Costa Rica e Indonesia, vengono elaborati in soli 7-14 giorni, ma è meglio iniziare a organizzarsi in anticipo per velocizzare l'approvazione.

Pro e contro per i dipendenti dei visti per nomadi digitali

A chi ama viaggiare passare a uno stile di vita da nomade digitale offre numerosi vantaggi. I dipendenti possono dedicare più tempo a esplorare nuovi luoghi senza interrompere il loro percorso professionale e percependo al contempo una fonte di reddito stabile.

La maggior parte delle destinazioni che offrono visti per nomadi digitali dispone di infrastrutture per supportare il lavoro a distanza, inclusi spazi per co-working e Internet ad alta velocità.

Tuttavia, questi programmi di visto sono soggetti a requisiti e regole di idoneità rigorosi. Il lavoro da remoto richiede anche una grande disciplina per evitare cali nella produttività, e per alcune persone potrebbe essere difficile stare lontano dai propri cari durante i viaggi business a lungo termine.

Pro e contro per le aziende dei visti per nomadi digitali

Anche per le aziende ci sono vantaggi e svantaggi. Uno dei principali aspetti positivi dei visti per nomadi digitali è che agevolano la conformità. Organizzare viaggi internazionali per il personale può essere complesso a volte, ma questo tipo di visto può essere ottenuto più facilmente dei normali visti di lavoro. In questo modo, si riduce l'onere amministrativo per la tua azienda.

Ovviamente, offrire la possibilità di scegliere dove lavorare aiuterà la tua azienda a distinguersi e ad attrarre i migliori talenti. Inoltre, assumere dipendenti in smart working ti consente di selezionare la persona migliore per ogni ruolo, indipendentemente da dove si trovi.

Ma gestire i nomadi digitali comporta anche delle sfide. Ogni Paese ha i propri requisiti, che dovrai passare in rassegna. Le differenze di fuso e di orari di lavoro, insieme a una connessione di scarsa qualità, possono rendere davvero difficile comunicare.

Consigli per gestire una forza lavoro nomade

Ecco alcuni consigli utili per affrontare le sfide poste dal lavoro con i nomadi digitali.

  • Esamina attentamente i requisiti per il visto per nomadi digitali e organizza un briefing per assicurarti che datore di lavoro e dipendente siano sulla stessa lunghezza d'onda.
  • Esamina i requisiti fiscali internazionali e le leggi locali sul lavoro, incluse le differenze tra residenza fisica e residenza fiscale.
  • Stabilisci le aspettative in merito agli orari di lavoro e di check-in e alle modalità di comunicazione.
  • Investi in software per la produttività in viaggio, incluse soluzioni per la collaborazione come Slack e Workday, che forniscono ai dipendenti all'estero gli strumenti necessari per lavorare sempre al meglio. Piattaforme come Tripeden.com for Business consentono di snellire il processo grazie a semplici funzionalità di gestione del team e di condivisione degli itinerari.
  • Implementa un valido sistema per avere visibilità sui viaggiatori. Soluzioni come Traxo si integrano con Tripeden.com for Business fornendo dati in tempo reale sulle trasferte di lavoro e confermando alle aziende che i membri del team sono arrivati a destinazione senza problemi.
  • Dedica del tempo a contattare i dipendenti in viaggio e contribuire al loro benessere.

Perché creare una politica di viaggio per i nomadi digitali

Quasi un quinto (18% dei nomadi digitali) ha dichiarato che l'azienda non ha una politica pensata per loro. Il 14% degli intervistati ha dichiarato che i loro datori di lavoro non sanno nemmeno che lavorano in questo modo.

Questo trend è in aumento, e sempre più aziende stanno sviluppando politiche specifiche per i nomadi. Con linee guida chiare, i datori di lavoro possono assicurare un duty of care adeguato e gestire i team in modo efficiente. In questo modo, inoltre, si ha la certezza che eventuali viaggi di lavoro prolungati rientrino nelle norme sui visti.

Le politiche per i nomadi digitali possono essere più specifiche della normale politica di viaggio aziendale e includere sezioni relative a:

  • Limitazioni alla durata del soggiorno
  • Protocolli di comunicazione
  • Requisiti di sicurezza dei dati
  • Conformità alle leggi locali

Tripeden.com for Business offre uno strumento gratuito per la stesura di politiche di viaggio, con cui creare linee guida chiare. I dettagli sono archiviati online, quindi potrai accedere facilmente alla politica e aggiornarla in base ai cambiamenti delle tendenze della forza lavoro e alle esigenze dei viaggi business.

Gestire in modo efficiente i viaggiatori business, inclusi i dipendenti a distanza a lungo termine, è più facile con gli strumenti giusti. Utilizza una combinazione di strumenti di project management, come Asana e Trello, con soluzioni per la gestione dei viaggi aziendali, come Tripeden.com for Business. Combinando la tecnologia con politiche chiare, le aziende possono sfruttare il trend dei nomadi digitali per attrarre e fidelizzare i talenti.

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